martedì 5 novembre 2013


Green Blood

Pace e prosperità a tutti.

9 Aprile 1865, il generale Lee è stato sconfitto e la guerra di secessione si conclude. Dopo 5 giorni il presidente Abraham Lincoln è stato assassinato e il paese andò incontro al capitalismo senza che il divario tra Nord e Sud fosse colmato.

Dall'Europa arrivavano nel porto di Manhattan navi e navi cariche di immigrati che sfuggivano alla povertà del loro paese per ritrovarsi in un'esistenza non solo di povertà ma anche di discriminazione. Di conseguenza nacquero comunità di immigrati che diedero vita alle gangs... tre strade... un crocevia creato da queste strade diede vita al sesto distretto, i famigerati “Five Points, il peggior ghetto del mondo.

Per chi crede che sia la recensione del film “Gangs of New York” sbaglia, per chi invece pensa già che sia un fumetto copia del film si sbaglia lo stesso. Per chiunque voglia ambientare una storia in quell'epoca in quel luogo dovrà, quasi per forza, avere a che fare con le Gang e con gli Irlandesi (per questo green blood).

Per tirare le somme; se vi affascina l'epoca e il luogo e l'ambientazione e vorreste un fumetto che parla di questo non credo che ne troverete molti altri.

Storia e disegni Masasumi Kakizaki

Per chi avesse notato che è lo stesso disegnatore anche di Hideout e Raimbow non si sbaglia (Masasaumi Kakizaki sarà diventato miliardario a quest'ora), e sta diventando sempre di più una sicurezza.

Ma andiamo con ordine... la storia parla di una coppia di fratelli, irlandesi appunto, che cercano di sbarcare il lunario, facendo qualunque cosa trovino... almeno di giorno, di notte le cose cambiano... il fratello minore dorme, il maggiore uccide su commissione per una delle gang. Il minore non sa di questo “piccolo” particolare e il maggiore fa di tutto per tenerglielo nascosto... il minore crede che la mattina il maggiore si svegli tardi perché pigro, il maggiore glielo lascia credere... maggiore, minore, giorno e notte, situazioni tranquille e situazioni violente, si passa dall'una all'altra e in questo l'autore mi sembra davvero capace.

Altro punto a favore della serie è la brevità, sono soltanto 5 numeri.

Ho trovato un aspetto, non negativo, ma che mi ha fatto pensare... un autore giapponese per una storia tipicamente occidentale, in un mondo occidentale non è che stona ma si nota, provare per credere.

Asmodeus Zed


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